Bonus sociale idrico

Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa per il servizio idrico integrato di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale.

E’ stata prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016, emanato in forza dell’articolo 60 del cosiddetto Collegato Ambientale (legge 28 dicembre 2015, n. 221) e successivamente attuata con provvedimenti dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Tale quantitativo è stato fissato in 50 litri giorno a persona (18,25 mc di acqua all’anno), corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali.

I bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda come stabilito dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157.

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico sono:

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro, oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro

Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura idrica ad uso domestico residente e attivo (utenza diretta), oppure usufruire di una fornitura condominiale idrica attiva (utenza indiretta).
Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus idrico per anno di competenza.

Gli interessati dovranno presentare annualmente la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.)

La DSU può essere presentata:

  • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
  • al Comune;
  • a un Centro di Assistenza Fiscale;
  • online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

Se il nucleo familiare rientrerà in una delle condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus,  l’INPS invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni che l’Autorità ha definito in materia riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico) al SII (Sistema Informativo Integrato) che incrocerà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus sociali elettrico, gas e idrico agli aventi diritto.

A partire dall’anno 2023, l’Allegato A alla Deliberazione n. 63/2021/R/com dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente prevede che Astea spa, gestore del servizio idrico integrato, riconosca il bonus sociale idrico ai soggetti beneficiari con una delle seguenti modalità:

  • agli utenti diretti, nella fattura dei consumi emessa, con la cadenza di fatturazione prevista (semestrale, quadrimestrale o trimestrale), mediante l’applicazione, pro-quota giorno, di una componente tariffaria compensativa, Bs, espressa in euro, a decurtazione dei corrispettivi relativi alla quota variabile del servizio di acquedotto e dei servizi di fognatura e depurazione; la componente tariffaria è riconosciuta per tutto il periodo di agevolazione (12 mesi)
  • agli utenti indiretti, mediante l’erogazione, entro 60 (sessanta) giorni dalla conclusione delle suddette verifiche, di un contributo una tantum, riconosciuto mediante recapito di un assegno circolare non trasferibile intestato al dichiarante la DSU e inviato all’indirizzo della casa di abitazione del nucleo familiare ISEE, comunicati dal Gestore del SII, o con altre modalità.

Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.

La quantità dei 18,25 metri cubi di acqua è stata individuata dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016, come quella minima necessaria per assicurare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della persona.

Il valore del bonus idrico, a differenza del valore del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (perché la tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale) e lo sconto sulla bolletta è quindi diverso a seconda del territorio in cui si trova la fornitura.

Dunque, per individuare quale sia il valore del bonus e, quindi, lo sconto applicato in bolletta, gli utenti potranno consultare il sito del proprio gestore e verificare quale sia la tariffa agevolata del servizio di acquedotto, quali siano le tariffe di fognatura e depurazione applicate e calcolare l’importo del bonus acqua, a cui hanno diritto, moltiplicando 18,25 metri cubi per il numero di componenti della famiglia anagrafica e per la somma delle seguenti tariffe:

  • tariffa agevolata determinata per la quota variabile del corrispettivo di acquedotto;
  • tariffa di fognatura individuata per la quota variabile del corrispettivo di fognatura;
  • tariffa di depurazione individuata per la quota variabile del corrispettivo di depurazione.

Bonus sociale nel territorio servito da Astea – Anno 2023

Numero dei componenti Acquedotto Fognatura Depurazione Totale
1 componente 13,12 6,09 14,27 33,48
2 componenti 26,24 12,18 28,55 66,96
3 componenti 39,36 18,26 42,82 100,44
4 componenti 52,48 24,35 57,09 133,93
5 componenti 65,60 30,44 71,36 167,41
6 componenti 78,72 36,53 85,64 200,89

Bonus sociale nel territorio servito da Astea – Anno 2024 (calcolato con tariffe provvisorie e non definitive)

Numero dei componenti Acquedotto Fognatura Depurazione Totale
1 componente 13,29 6,17 14,46 33,92
2 componenti 26,59 12,34 28,92 67,85
3 componenti 39,88 18,50 43,38 101,76
4 componenti 53,17 24,67 57,84 135,68
5 componenti 66,46 30,84 72,30 169,60
6 componenti 79,76 37,01 86,76 203,53

RETTIFICA BONUS PER GLI ANNI 2023 E SUCCESSIVI

Il bonus è calcolato sulla base del numero standard di componenti pari a 3 unità ad eccezione degli utenti diretti per i quali è a disposizione il dato relativo al numero dei componenti del nucleo familiare alla data di inizio agevolazione.

Nel caso in cui il numero effettivo dei componenti del nucleo familiare (alla data di inizio agevolazione) fosse superiore a quello per il quale è stato calcolato il bonus, il dichiarante la DSU potrà richiedere la rettifica del bonus dichiarando l’effettivo numero di componenti NCNF.

L’utente potrà scaricare uno dei moduli sotto riportati in base alla modalità con cui ha ricevuto il bonus (mediante assegno o riconosciuto in bolletta).

Modulo Dichiarazione NCNF 2023 e successivi (per chi ha ricevuto il bonus tramite assegno)Modulo Dichiarazione NCNF 2023 e successivi (per chi ha ricevuto il bonus in bolletta)